L' O-ARM è un sistema di imaging intraoperatorio in grado di fornire immagini fluoroscopiche di alta qualità in 2 o 3D, simili a quelle di una TAC intraoperatoria.
La sua integrazione con il sistema di navigazione vertebrale Stealth Station consente la navigazione in tempo reale delle immagini direttamente acquisite sul letto operatorio.
La navigazione vertebrale assomiglia al concetto del navigatore satellitare delle auto. Una volta acquisite le immagini del paziente, il computer riesce a ricreare un perfetto accoppiamento tra le immagini virtuali che appaiono sullo schermo e la reale situazione anatomica del paziente. Praticamente la strada che segue il chirurgo è virtuale, ma corrisponde in modo assoluto alla realtà. Quindi se il chirurgo prende un cacciavite appositamente calibrato per tale procedura, vedrà proiettata sullo schermo una immagine virtuale che viene accoppiata in modo perfetto alla reale situazione anatomica del paziente; in tale modo una vite che appare disegnata in modo virtuale sullo schermo, può essere indirizzata senza errore in un punto preciso della vertebra seguendo le traiettorie fornite dal computer in modo continuo e su tutti i piani dello spazio (3D).
Per potere navigare le immagini devono essere però rispettati alcuni criteri fondamentali, comuni a tutti i sistemi di navigazione del corpo umano.
Vi mostro qui sotto solo i passi principali per poter navigare con l'O-ARM
.Rispettando questi passaggi ed utilizzando appositi strumenti chirurgici che vengono riconosciuti automaticamente dal sistema, il chirurgo può controllare in ogni istante l'avanzamento all'interno della vertebra della vite che sta impiantando, avendo la certezza di non apportare danni alle strutture nervose all'interno del canale spinale.
Questa è l'immagine che vede il chirurgo in modo continuo mentre posiziona una vite, anche in caso di approccio puramente percutaneo, senza cioè esposizione diretta delle vertebre da trattare.
Questa è l'immagine che vede il chirurgo in modo continuo mentre posiziona una vite, anche in caso di approccio puramente percutaneo, senza cioè esposizione diretta delle vertebre da trattare.